La sfida...

Pic 1

Nel giugno 2004 e' iniziata la sfida! Dopo aver avuto fino ad allora barche sempre nuove ho fatto il gran passo: acquistare una barca non solo usata ma.... quasi d'epoca. Era il mio sogno da tempo, riuscire a riportare all'antico splendore una vecchia Signora dei Mari e cosė ho acquistato il Serisa, un Chris Craft Catalina 28 anno 1975/76? Prima dell'acquisto ho fatto intervenire due persone per periziare sia lo scafo che i motori. Lo scafo in vetroresina si e' conservato in maniera ineccepibile, senza alcuna traccia di osmosi o di abrasioni dovute a urti. Gli interni di legno invece, sono proprio un affronto alla normale decenza, trafilamenti di acqua hanno creato macchie di marcio qua e la'.

I motori, due mitici Aifo 806AM da 135 cv, Fiat Aifo 806AM sono partiti immediatamente nonostante la sosta prolungata. A orecchio girano bene, l'aspetto invece e' un po' trasandato, un po' di ruggine, vernice che si stacca... Variamo la barca a Talamone, facciamo una prova di circa 1 ora e mezza alle varie andature, almeno 15 minuti a tutto gas, i motori non presentano anomalie, la strumentazione segnala valori normali e quindi..... stacco l'assegno e ha inizio l'avventura! Fatto il primo pieno di gasolio partiamo, io e il mio meccanico di fiducia, alla volta di Piombino. Tenendo una media di circa 17 nodi siamo arrivati al TR in circa 3 ore. Il mecca apriva spesso i gavoni della sala macchine per controllare se ci fossero perdite strane ma tutto funzionava a dovere. Sono al settimo cielo, la barca e' imponente, vado all'estrema prua e voltandomi indietro mi sembra di essere su un cacciatorpediniere!!! Decido per la stagione di usarla cosė com'e' quindi i primi giorni sono dedicati alla pulizia, sia interna che esterna. Primi upgrade: installazione di salpa ancora elettrico Quick da 1000 watt verricello con 50 metri di catena da 8 mm e un'ancora force da 10 kg. (questo acquisto si rivelera' ottimo negli anni a seguire). Installo anche un radioricevitore Quick per azionare il salpa ancora da telecomando; una vera comodita' quando uno si trova da solo perche' dalla postazione di pilotaggio non si riesce a vedere lo scorrimento della catena, Fiat Aifo 806AM quindi col telecomando si evita di dover andare fino all'estrema prua. installazione di nuova ruota del timone e autopilota. L'autopilota e' di facilissimo utilizzo, pero' dopo soste prolungate (oltre 1 mese) e' bene rifare la calibrazione, che peraltro e' molto semplice, basta fare un largo giro a 360° a bassa velocita' e tutto si svolge in automatico.Autopilota Raymarine Street Pilot+ Installazione di ecoscandaglio Humminbird Matrix 27 con sonda passante Ecoscandaglio Humminbird Matrix 27 Acquisto di 2 batterie nuove da 150 Ah, quelle lunghe, pesantissime.... dureranno poco piu' di un anno, rovinate dal caricabatterie di vecchia generazione che ho trovato installato. Durante l'estate prendo confidenza con la "nuova" barca, e' molto maneggevole, riesco a fare delle manovre da brivido facendola girare su se' stessa all'interno del TR ( i posti barca sono da 8 metri e il Serisa e' un po' sopra misura....), faccio qualche escursione sia all'Elba che nei dintorni di Piombino e gia' comincio a studiare gli interventi che avrei fatto a fine stagione. I primi di novembre faccio il trasferimento da Piombino a Pisa, sono da solo, ma ormai sono anni che faccio quel tragitto in solitario. In navigazione cerco sempre di stare intorno ai 2500/2700 giri e la barca naviga alla sua velocita' preferita, cioe' 15-17 nodi. La mia postazione di guida e' fuori della cabina, sul passavanti a dritta della timoneria. Inserendo il pilota automatico riesco a godermi la navigazione stando all'estrema prua nel silenzio totale, da lė non si sente il rumore dei motori che a poppa e' assordante (gli scarichi sono liberi). Iniziano cosė i primi lavori a terra: il Chris Craft Catalina 28 trasformato in officina prima di tutto faccio togliere dalla carena 3 vecchie sonde e faccio resinare i fori da uno specialista. Poi tolgo completamente le finestrature scorrevoli laterali (provocavano infiltrazioni di acqua che avevano fatto marcire il legno sottostante). Quindi sostituisco le finestrature con un bel pannello di okume' di 8 mm e applico 3 oblo' per ogni fiancata. In questo periodo la barca si trasforma in una vera e propria officina.... Il lavoro piu' lungo e' stato quello di asportare il legno danneggiato e la ricostruzione con legno nuovo. I materiali utilizzati sono stati massello di mogano e compensato di mogano. Le paratie, una volta asportate le parti marcite, sono state ricoperte con compensato di mogano da 4mm per parte, quindi ogni paratia che era spessa in origine 8 mm adesso e diventata 8 + 4 + 4 = 16 mm.l'officina all'interno del Chris Craft Catalina 28 Il ponte in teak (pannelli) viene pulito e rigenerato con il classico 1-2-3- e vengono ripristinati alcuni comenti di sikaflex che si erano allentati. Si procede quindi a carteggiatura delle parti esterne in legno, stuccatura-carteggiatura e verniciatura con bicomponente. Viene sostituito il maceratore del wc che, pur avendo funzionato tutta l'estate, aveva l'involucro che sembrava stesse scoppiando per la ruggine e l'ossido interno. Il vecchio serbatoio acqua in acciaio viene sostituito da uno in plastica, sostituita anche autoclave e l'intero impianto idrico. La vecchia cuscineria viene buttata via come pure tutti i coperchi dei gavoni che fungono da base per i letti. IL tutto viene ripristinato con pannelli di okume' da 12/15mm. Anche il vecchio tavolo della dinette viene ricostruito con una base classica a colonna d'alluminio anodizzato. Viene sagomato e inserito il pavimento in mogano filettato acero. Dalla plancetta di poppa vengono tolti i tre pannelli di multistrato verniciati di bianco e con fori di 4 cm. Un lavoro veramente osceno, un affronto per il Chris Craft. Ho realizzato il calpestėo della plancetta con assi di mogano. Anche se fanno la loro figura mi sono accorto che il mogano non e' proprio adatto per questo scopo, tende a creparsi qua e la', quanto prima sarebbe da sostituire con assi in teak. Prima di varare nuovamente il Serisa vengono sostituiti tutti gli scarichi a mare. Ha inizio cosė la seconda stagione del Serisa, e' l'estate del 2005. la capote per il Chris Craft Catalina 28 Faccio realizzare la capote di chiusura del pozzetto e cosė diventa piu' vivibile! Continuano i lavori di rifinitura sia all'interno che all'esterno. A fine stagione lascio la barca in acqua, niente lavori in carena. quindi arriviamo all'estate 2006. Una bella estate finche', di ritorno da Porto Azzurro, si ferma prima un motore poi l'altro. Sembrava aria nel circuito di alimentazione, infatti appena fatto lo spurgo i motori riprendevano a girare ma dopo alcuni minuti si fermavano nuovamente. Siamo rimasti circa quattro ore in balėa delle onde in attesa che il gommone del TR venisse a trainarci (nel frattempo eravamo riusciti un po' per la corrente favorevole, un po' per il funzionamento temporaneo dei motori, ad arrivare a circa 2 miglia dal TR). L'operazione di traino e' costata ben 450 euro......!!!! Affidata successivamente al meccanico, non sono state trovate anomalie. Diagnosi: aria nel circuito di alimentazione.... ma adesso tutto funziona perfettamente..... tenuta in moto per 1 ora di seguito, nessuno spegnimento!!!! Rincuorato esco la settimana successiva, tutto bene finche' sono in dislocamento, appena spingo le manette in avanti..... spegnimento prima di un motore e poi dell'altro! Interviene anche la vedetta dei carabinieri che, dopo averli rimessi in moto e tenuti su di giri per un po' sentenziavano...... questi motori sono eterni, basta non fargli mancare il gasolio e loro girano come mulini a vento!!! E' a questo punto che un dubbio atroce mi assale..... lo strumento del serbatoio segna il pieno ma...... ci sara' effettivamente il gasolio? Ecco spiegato perche' in dislocamento tutto era regolare ma appena la barca entrava in planata e quindi la prua si innalzava.... il gasolio in fondo al serbatoio si allontanava dalle prese di alimentazione che erano state montate in senso opposto. Morale: gli ultimi 50 litri di gasolio non erano raggiungibili se non in dislocamento! (Nel 2007, sbarcato il serbatoio, verra' fatta una modifica per risolvere il problema). Dimenticavo, lo strumento segnava il pieno perche' l'asta del livello carburante si era guastata. Verra' cambiata nel 2007 insieme allo strumento. Decido che e' arrivato il momento di dare una ripulita ai motori e alla sala macchine, e anche di trovare una drastica soluzione alle continue infiltrazioni di acqua dal ponte in teak, quindi verso la fine di ottobre faccio il 2° trasferimento a Pisa del Serisa. Inizio a staccare i vecchi pannelli di teak dal ponte e capisco il perche' ci fossero trafilamenti di acqua, i pannelli erano stati incollati con sikaflex non spalmato sull'intero piano ma...... erogato a serpentina, una sottile striscia di sikaflex data a risparmio!!! Fatto asciugare il piano di legno per piu' di un mese e risanato alcuni punti piu' deboli, viene ricoperto l'intero ponte con listelli in massello di teak da 8mm. Viene sostituito anche il passo uomo di prua con uno realizzato appunto in okume' e teak, con un estrattore d'aria a celle solari. I motori vengono sbarcati per essere ripuliti e riverniciati, Fiat Aifo 806AM primer una volta provata la compressione e visto che alcuni cilindri non erano a posto, viene deciso di rifare l'alesaggio completo e la sostituzione degli iniettori. I motori vengono quindi sabbiati e verniciati.Fiat Aifo 806AM verniciatura La sala macchine viene riverniciata, vengono rinforzati i supporti dell'intero pozzetto e anche l'impianto elettrico viene totalmente sostituito. 2 nuove batterie da 100Ah collegate in parallelo permanente (quindi una da 200Ah) per l'avviamento motori, e una da 120Ah per i servizi. Nuovo caricabatterie di ultima generazione, l'SBC2012 della Nauticharger, 20 Ah per 2 banchi di batterie, con mantenimento della carica e alimentazione diretta delle utenze di bordo.SBC2012 Viene sostituito il frigo con uno ad accumulo, veramente efficiente e silenzioso. A proposito di silenzio faccio instalare due marmitte per cercare di ridurre il rumore dei motori, gli scarichi fino ad ora erano diretti....le due marmitte La sala motori non sembra piu' la stessa, ripulita, riverniciata, faccio cambiare per la seconda volta tutte le prese a mare e le relative saracinesche. Anche se funzionanti, faccio sostituire i filtri defangatori filtri defangatori e il filtri gasolio con degli originali Racor: Filtri gasolio RACOR sono uno spettacolo solo a vederli, per qualche giorno, prima di montarli, li tengo in casa e li ammiro con lo stesso sguardo con cui una donna osserva un gioiello..... Non un raccordo, non un cavetto viene mantenuto..... tutto viene sostituito con elementi nuovi. Sostituite pure le boccole dei timoni. tra l'altro, uno dei due timoni, era leggermente piegato, quindi e' stato rettificato prima di montarlo nuovamente. Mi rendo conto che da questo momento la narrazione e' un po' arruffata, non ho una traccia scritta di tutto quanto e' stato fatto e quindi racconto di getto cio' che affiora nella mia memoria. In effetti il periodo a cavallo tra il 2007 e il 2008 e' stato cosė denso di interventi e di modifiche che per dare l'idea di cio' che avveniva bisognerebbe pensare ad un fiume in piena.... e proprio questa sensazione mi e' stata trasmessa dall'arrivo di una persona, elemento chiave nella storia del Serisa ma soprattutto nella mia "storia".... Lucia ha condiviso con me ogni week-end disponibile per riportare il Serisa al suo fascino originale. E' appunto con il suo ingresso in scena che la barca assume un altro aspetto. Lucia, oltre ad essere un "capo-cantiere" efficiente, dimostrando doti organizzative inaspettate, si e' occupata della tappezzeria e dei tendaggi interni, facendo realizzare su misura tutta la cuscineria con materiali nautici idrorepellenti e utilizzando speciali tessuti antimuffa per le tende. Non si e' tirata indietro quando e' stato il momento di fare lavori meno gratificanti e quindi armata di pennelli e vernici ha dato il suo apporto al miglioramento degli interni. L'ormeggio del Serisa, pur essendo di nuova costruzione, e' inserito pero' in un ambiente un po' ostile dal punto di vista ecologico.... infatti il TR (Terre Rosse) e' stato realizzato a ridosso delle acciaierie di Piombino e subisce la ricaduta del pulviscolo rosso che esce dalle ciminiere. la copertura integrale Per questo abbiamo fatto realizzare una copertura completa che preserva la barca da questo "sploverino" e dagli agenti atmosferici. Tanta fatica e' stata ripagata alla nosta prima uscita, nel ponte del 25 aprile 2008 a Porto Azzurro, il Serisa a Porto Azzurro eravamo una quindicina di barche tutte ormeggiate davanti la piazzetta, i turisti ammiravano le varie barche ma... si fermavano a fotografare il Chris Craft! Finora ho parlato molto del restauro della barca, vorrei cercare di tradurre in parole le sensazioni, le emozioni che si provano a bordo di una barca "vissuta". Poco dopo averla acquistata ero con mio figlio e mi uscė un'affermazione che lo fece ridere a crepapelle. Dissi: "per me una barca di legno possiede anche un'Anima"! Da un punto di vista razionale non gli do' torto..... pero' mi piace pensare, anzi ne sono convinto, che queste barche un'Anima ce l'hanno...!!! E' difficile esprimere la sensazione che si prova vivendo all'interno del Serisa.... il legno ti trasmette quella sensazione unica, e' gradevole spostare lo sguardo da una parte all'altra, dal tavolo di mogano ai mobiletti di teak... Quando arriva l'ora di tornare a casa ci attardiamo per un ulteriore controllo, troviamo sempre qualche scusa per ritardare la partenza! Questa cosa fara' sorridere molti ma sono sicuro che qualcuno invece mi capira'....

chiudi...

Un vecchio proverbio dice:

Pic 2

...due sono i momenti belli per un armatore, il primo quando si compra la barca, il secondo quando la si vende...

Mi trovo adesso nel "secondo" momento... ed ancora non riesco a credere di averla venduta, posso definire questo "momento" in mille modi ma... non e' certo bello!!!

Di tutte le barche che ho avuto questa e' stata per me LA MIA BARCA! Quella che mi ha dato una serie di emozioni veramente vasta. La cosa che mi consola e' che il nuovo armatore, che ho conosciuto insieme alla sua splendida famiglia, e' un vero appassionato e cio' rende meno traumatico il distacco dal Serisa.